Nerone - Eutropio
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Nerone - Eutropio
TESTO LATINO
Successit huic Nero, Caligulae avunculo suo simillimus, qui Romanum imperium et deformavit et diminuit, vir inusutatae luxuriae sumptuumque, ut qui se lavaret, exemplo Caligulae, in calidis et frigidis unguentis, retibus aureis piscaretur, quae blattinis funibus extrahebat. Infinitam senatus partem interficit, bonis omnibus hostis fuit. Ad postremum se tanto dedecore prostituit ut et saltaret et cantaret in scaena citharoedico habitu vel tragico. Parricidia multa commisit, fratre, uxore, matre interfectis. Urbem Romam incendit, ut incendii eius imaginem cerneret, quali olim Troia capta arserat.
TRADUZIONE
Succedette a lui Nerone, molto simile a suo zio Caligola, il quale e indebolì e sminuì l'impero Romano, d'inaudita lussuria e prodigalità, come quello che sull'esempio di C. Caligola si lavava con profumi caldi e freddi, pescava con reti d'oro, che estraeva con funi di porpora. Mise a morte gran parte del senato, fu nemico di tutti i buoni. Infine si prostituì con tanta vergogna, che e danzava e cantava sulla scena vestito da citarista o da attore tragico. Commise molti parricidii, uccidendo il fratello, la moglie, la sorella, la madre. Incendiò la città di Roma per contemplare l'immagine di quello spettacolo con cui una volta era arsa Troia presa.
Successit huic Nero, Caligulae avunculo suo simillimus, qui Romanum imperium et deformavit et diminuit, vir inusutatae luxuriae sumptuumque, ut qui se lavaret, exemplo Caligulae, in calidis et frigidis unguentis, retibus aureis piscaretur, quae blattinis funibus extrahebat. Infinitam senatus partem interficit, bonis omnibus hostis fuit. Ad postremum se tanto dedecore prostituit ut et saltaret et cantaret in scaena citharoedico habitu vel tragico. Parricidia multa commisit, fratre, uxore, matre interfectis. Urbem Romam incendit, ut incendii eius imaginem cerneret, quali olim Troia capta arserat.
TRADUZIONE
Succedette a lui Nerone, molto simile a suo zio Caligola, il quale e indebolì e sminuì l'impero Romano, d'inaudita lussuria e prodigalità, come quello che sull'esempio di C. Caligola si lavava con profumi caldi e freddi, pescava con reti d'oro, che estraeva con funi di porpora. Mise a morte gran parte del senato, fu nemico di tutti i buoni. Infine si prostituì con tanta vergogna, che e danzava e cantava sulla scena vestito da citarista o da attore tragico. Commise molti parricidii, uccidendo il fratello, la moglie, la sorella, la madre. Incendiò la città di Roma per contemplare l'immagine di quello spettacolo con cui una volta era arsa Troia presa.
Giammarco ubodi- Numero di messaggi : 25
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